Con il termine di squilibrio muscolare orofacciale (SMOF) si identifica un quadro di alterazione delle strutture muscolari orofacciali.
Può essere causato da fattori organici (es. frenulo linguale corto, paralisi cerebrali infantili) e/o da fattori funzionali, ossia dall’errato “funzionamento” delle strutture muscolari (es. deglutizione disfunzionale, vizi orali).
I segni/sintomi più frequenti di squilibrio muscolare oro-facciale sono:
- deglutizione disfunzionale (detta anche “atipica”);
- respirazione orale;
- malocclusioni o recidive di malocclusioni dopo trattamento ortodontico;
- vizi orali (succhiamento del dito, biberon e succhiotto protratti oltre i 2 anni di età, onicofagia, ecc.);
- disturbi dell’articolazione verbale fonatoria o difetti di pronuncia (in particolare sigmatismo, rotacismo, zetacismo);
- disfunzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare (A.T.M.);
- e tanti altri ancora.
La terapia logopedica che si occupa della risoluzione di un quadro di squilibrio-muscolare orofacciale, prende il nome di “terapia miofunzionale”, dal greco “myòs” che significa appunto “muscolo”.
È un trattamento volto alla rieducazione/educazione delle funzioni orali quali suzione, deglutizione, masticazione, respirazione, fonazione, mimica.
Quando necessario, la terapia miofunzionale condotta dal logopedista si affianca alla terapia ortodontica (prima, dopo o durante l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico), alla terapia posturale, alla terapia farmacologica (come nel caso di pazienti affetti da patologie che causano ostruzione delle vie aeree).
In alcuni casi può precedere e/o seguire un intervento di chirurgia maxillo-facciale (es. correzione terze classi scheletriche), aiutando il paziente ad “adattare” le sue funzioni alla nuova struttura anatomica.
Alle sedute di terapia in stanza, si aggiungono esercizi che vanno ripetuti a casa tutti i giorni, 2-3 volte al giorno, per consentire l’automatizzazione delle nuove funzioni apprese.